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Dalla Commissione Europea, aiuti alle start-up e all’editoria digitale

Giovedì primo dicembre, la Commissione europea ha presentato il “Pacchetto-IVA” che riguarda il commercio on line e gli aiuti all’editoria digitale.

La proposta ha dato il via libera all’equiparazione dell’IVA agevolata per e-book e giornali on line, esattamente come succede per i prodotti cartacei.

Come in altri paesi europei, dall’inizio 2015, l’Italia ha abbassato l’aliquota dal 22 al 4%, salvo incorrere in una sentenza di condanna da parte della Corte di giustizia europea.

Ora l’U.E. vuole permettere agli altri Paesi aderenti di pareggiare le aliquote tra prodotti digitali e cartacei: per essere approvata, la proposta dovrà passare al vaglio del Parlamento e successivamente dei governi europei.

La possibilità di parificare l’imposta su e-book e altre pubblicazioni digitali a quella su libri e periodici di carta rappresenta un nuovo tassello per la costruzione del mercato unico del digitale, che si concretizzerà attraverso una serie di proposte di legge per semplificare il pagamento dell’Imposta sul valore aggiunto da parte dei siti di e-commerce. Al momento la questione è piuttosto complessa, visto che l’Iva va versata nel Paese dell’acquirente e la registrazione arriva a costare 8mila euro per ogni nuovo mercato. Una giungla di 75 diverse aliquote che la stessa Unione ha contribuito a creare, e che ora prova invece a sfrondare.

La Commissione europea riconosce la battaglia che abbiamo portato avanti insieme alla Francia, una scelta di civiltà e buon senso perché un libro è un libro, a prescindere da quale sia il formato in cui si presenta o attraverso il quale viene venduto”, ha commentato il ministro delle Attività culturali Dario Franceschini.

Aosta, 6 dicembre 2016 

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