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ATECO 2025: come cambia la classificazione delle attività per imprese e professionisti

A partire dal 1° aprile 2025 è operativa la nuova classificazione ATECO delle attività economiche, in vigore da gennaio. I nuovi codici permettono una descrizione più precisa e adeguata ai nuovi processi di innovazione e in linea con le trasformazioni del sistema produttivo nazionale e gli standard europei.

Sul sito istituzionale, l’ISTAT ha messo a disposizione codici e titoli della classificazione ATECO 2025, attivando anche un navigatore ad hoc per consentire la ricerca del codice corrispondente alle diverse attività economiche.

L’allineamento facilita la comparabilità statistica e riduce il rischio di discrepanze nelle dichiarazioni fiscali per le imprese che operano anche su mercati internazionali.

Imprese e professionisti possono verificare, confermare o modificare i nuovi codici assegnati ed è anche attiva la casella di posta elettronica atecoinfo@istat.it per l’invio di richieste di chiarimento.

Per conoscere il proprio codice ATECO da aggiornare, è possibile consultare il certificato di attribuzione della partita IVA, fare una visura camerale o ricercare il codice direttamente sul sito ISTAT, che offre una banca dati aggiornata per tutte le categorie economiche.

Le novità

Con l’adozione di ATECO 2025, il numero di codici è stato incrementato, passando da 3.157 a 3.257: l’introduzione di nuove sezioni, classi e categorie è finalizzata a rappresentare meglio i settori emergenti, come quelli legati alla tecnologia, alla sostenibilità ambientale e alle energie rinnovabili.

Anche i settori tradizionali sono stati riorganizzati, mentre le attività economiche digitali, intelligenza artificiale, cybersecurity e servizi fintech sono ora descritti con codici specifici, a differenza del passato quando erano spesso classificati in categorie generiche. Sono stati, infine, eliminati i codici obsoleti per attività ormai non più rilevanti o in declino.

Struttura ATECO 2025 a sei livelli

Come la versione precedente, anche ATECO 2025 mantiene una struttura gerarchica articolata su sei livelli.

  1.  Sezioni: i macrosettori economici identificati da una lettera maiuscola
  2.  Divisioni: suddivisioni delle sezioni, identificate da un codice numerico a due cifre
  3.  Gruppi: sottoinsiemi più specifici delle divisioni, con un codice a tre cifre
  4.  Classi: dettagliano ulteriormente le attività economiche all’interno dei gruppi
  5.  Categorie: una distinzione più precisa delle attività
  6.  Sottocategorie: il massimo livello di dettaglio per specifiche attività

Il codice ATECO è lo strumento che identifica e classifica l’attività economica di un’impresa o di un libero professionista. Viene utilizzato dall’Agenzia delle Entrate, dalle Camere di Commercio per attribuire alle imprese una tipologia di attività in modo ufficiale e da INPS e INAIL ai fin degli obblighi previdenziali e assistenziali dei datori di lavoro.

Utilizzo pratico per le imprese

Attribuito dalla Camera di Commercio al momento dell’apertura dell’attività, può essere sia un codice primario (per l’attività principale) sia un codice secondari0 (per quelle non prevalenti).

Il codice ATECO è necessario per l’apertura di partita IVA (definisce la categoria dell’attività svolta, per la classe di rischio in relazione alla sicurezza sul lavoro), per partecipazione a bandi pubblici o progetti di finanziamento, con specifiche agevolazioni, per gare d’appalto o concessione di contratti.

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