Il perdurare di rendite a favore dei concessionari ai danni degli utenti, oltre a rendere più elevato e pericoloso il traffico sulla S.S. 26, ha elevato in maniera spropositata il costo del trasporto e della logistica ponendo un gravissimo freno allo sviluppo della Valle d’Aosta.
Il richiamo del Ministero dei trasporti e la Sentenza del Tar dimostrano una volta per tutte che la Concessionaria valdostana, nonostante gli elevatissimi profitti, non ha ricadute per le nostre aziende e nemmeno per i suoi lavoratori.
CNA – Valle d’Aosta ricorda che da molti anni a questa parte, nessuna impresa valdostana opera nell’ambito delle manutenzioni né ordinarie, né straordinarie e le poche gare indette applicano prezzi che non sono sostenibili per un operatore locale, gravato dal suo legame al territorio, e che spesso non sono allineati a quelli applicati alla società che ha partecipazioni nella proprietà (Gruppo Gavio). L’unico servizio per il quale le aziende locali sono interpellate è quello dello sgombero neve, proposto a tariffe poco appetibili e non aggiornate al mercato, con la giustificazione delle poche risorse a disposizione.
Dal momento che la crisi economica continua a mettere in difficoltà tutti i comparti della nostra Regione, occorrerebbe intervenire per proteggere gli utenti da rendite improprie, accelerando tutti i meccanismi di gara possibili, in particolare nell’affidamento dei lavori di manutenzione e d’investimento. CNA – Valle d’Aosta, infine, s’interroga su quale sia il ruolo del socio pubblico, se non quello di vigilare e tutelare gli interessi della Comunità che rappresenta.