CNA contro l’abusivismo: al via la campagna di sensibilizzazione

Le imprese e i professionisti del benessere, estetica, acconciatura e professionisti sanitari sono sempre più provati dal fenomeno dell’abusivismo, che anche a causa della crisi economica è diventato una vera e propria piaga sociale in costante crescita.
Per questo motivo CNA nazionale ha deciso di avviare una campagna di sensibilizzazione sui danni provocati da operatori abusivi alla quale ha aderito anche CNA–Valle d’Aosta in collaborazione con Confartigianato–Valle d’Aosta attivando, in questi giorni, numerose iniziative coordinate dal presidente dell’Unione di Mestiere Benessere e Sanità di CNA VdA, il dottor Marco Paonessa.
Oggi, giovedì 24 marzo, nel corso di una conferenza stampa, il dottor Paonessa, il segratario di Confartigianato Valle d’Aosta, Aldo Zappaterra, l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Aosta, Marco Sorbara, e la referente per la Valle d’Aosta dell’Associazione italiana dei Fisioterapisti Piemonte/Valle d’Aosta, Denise Janin, hanno presentato le iniziative che verranno promosse nel corso della campagna.

Riportiamo di seguito un’intervista al presidente Paonessa.

Dottor Paonessa, quali sono i numeri del settore della bellezza?
Il settore della bellezza è vastissimo: in Europa si contano circa 400.000 saloni con oltre un milione di addetti (8% di tutto il settore servizi), in Italia il settore occupa nell’acconciatura circa 80.000 imprese con quasi 170.000 addetti, mentre per l’estetica le imprese sono circa 31.000 con circa 95.000 addetti, raggiungendo un fatturato che si aggira intorno ai 6 miliardi di euro.

Abusivismo danno per le imprese e i professionisti oltre che pericolo per le persone?
Esatto, l’abusivismo è un fenomeno di concorrenza sleale esercitata senza il rispetto dei requisiti professionali, né di quelli igienico-sanitari, né di controllo dei prodotti utilizzati: un problema presente su più fronti che va a danneggiare chi, tra estetisti e parrucchieri, investe per rispettare tutte le regole e offrire la massima qualità del servizio.
Dall’altro punto di vista, l’abusivismo rappresenta anche un pericolo per gli utenti: gli abusivi spesso non lavorano in locali autorizzati, né igienicamente a norma. Non usano prodotti controllati e tracciabili, gli strumenti non sono certificati, non hanno copertura assicurativa e non possono partecipare a corsi di aggiornamento. Le persone che si affidano a un abusivo o comprano un prodotto contraffatto devono sempre tenere presente che, nel caso in cui subiscano lesioni durante un trattamento, dovranno risponderne in prima persona. E i rischi sono di qualsiasi tipo: dalla contaminazione per la mancanza d’igiene fino al rischio di allergie, dermatiti, ustioni e ferite.

Oltre ai settori degli estetisti e parrucchieri, l’abusivismo si estende anche al settore sanitario della fisioterapia?
Secondo le stime dell’Associazione Italiana Fisioterapisti, gli operatori abusivi sono circa centomila, il doppio di quelli veri, sono in crescente espansione e vantano competenze che non possiedono, rischiando di provocare danni seri. I millantatori vedono un facile business: a volte hanno fatto semplici corsi di massaggio, si camuffano in palestre o centri di estetica, giocando sulla buona fede del paziente. Il fisioterapista non s’improvvisa, ma è un professionista della salute che si occupa non solo di riabilitazione ortopedica o motoria, ma anche di riabilitazione cardiologica o respiratoria. Ecco il motivo per cui occorrono competenze e formazione continua.

Come evitare brutte sorprese?
Occorre verificare il titolo di studio, attualmente la professione può essere esercitata da chi è in possesso della Laurea in Fisioterapia o titoli ad essa equipollenti (si trovano sul sito del Ministero alla Salute), verificare che il titolo di studio sia stato rilasciato in Italia e, in caso di titolo estero, che abbia ottenuto il riconoscimento dal Ministero della Salute, inoltre l’eventuale iscrizione, anche se non obbligatoria, all’AIFI (l’Associazione rappresentativa per decreto ministeriale) individua con certezza la veridicità del titolo professionale. Infine, bisogna chiedere il rilascio della ricevuta fiscale, senza Iva, in caso di prestazione effettuata da un libero professionista sanitario.
Per quanto riguarda l’ambito degli estetisti e acconciatori, essi devono possedere ed esporre al pubblico il relativo diploma abilitante rilasciato da una Regione e non un semplice attestato di partecipazione ad un corso come ad esempio di massaggio, ricostruzione unghie o allungamento ciglia.

In che modo CNA contrasta l’abusivismo?
Il fatto che persone senza titoli e qualifiche offrano servizi legati al benessere della persona senza il rispetto di alcuna norma non è accettabile, oltre che a rappresentare una minaccia per il futuro delle imprese, dei professionisti e per la salute delle persone.
Da molti anni a questa parte, CNA cerca di contrastare questo fenomeno con numerose iniziative: indagini conoscitive, campagne rivolte ad informare sui rischi che si annidano dietro i servizi offerti abusivamente, protocolli d’intesa con sindaci, prefetti, comandi dei Carabinieri, Guardia di Finanza ed enti di vigilanza e si è fatta portatrice di denunce di attività abusive. Nel tempo, i risultati non sono mancati, ma l’abusivismo è in costante crescita e siamo molto preoccupati per il futuro delle nostre imprese e soprattutto per la salute delle persone.
Da poco, CNA ha attivato una campagna di sensibilizzazione sui danni provocati da operatori abusivi accompagnata da una petizione, sottoscrivibile sul sito di CNA, che persegue l’obiettivo di una raccolta significativa di firme da portare all’attenzione dei parlamentari. Unitamente alla petizione, CNA porterà all’attenzione del Parlamento proposte finalizzate a rendere più efficaci il sistema dei controlli e i percorsi di qualificazione degli operatori. Fondamentali saranno anche momenti di confronto sul territorio per sensibilizzare cittadini, imprese e istituzioni sulla gravità della situazione.
In caso di dubbio si consiglia di contattare le associazioni di categoria rappresentative che possono dare informazioni dettagliate.

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