L’Avviso pubblico #RiParto è una iniziativa prevista dall’articolo 1, commi 23 e 24, della legge 30 dicembre 2020, n.178, che si inserisce nell’ambito della missione istituzionale di competenza del Dipartimento per le politiche della famiglia di impulso e promozione di buone pratiche a tutti i livelli, pubblico e privato, da promuovere e poi monitorare ai fini della replicabilità e messa a sistema sul territorio nazionale.
In particolare, l’iniziativa ha il fine di sostenere il ritorno al lavoro delle lavoratrici madri dopo l’esperienza del parto, anche attraverso l’armonizzazione dei tempi di lavoro e dei tempi di cura della famiglia, mediante il finanziamento di progettualità proposte dalle imprese, che siano in grado di fornire un sistema integrato di strumenti atti a favorire la risoluzione di problemi comuni alle lavoratrici madri dopo l’arrivo di un figlio.
Le imprese che, in forma singola o aggregata (es. un consorzio o una rete, una ATI – associazione temporanea d’impresa-, ecc.), introducono o proseguono specifiche azioni di welfare aziendale che possano generare un impatto diretto sulle lavoratrici, sui nuclei familiari e indirettamente sulla collettività, anche locale, coinvolgendo stakeholders, possono partecipare al bando chiedendo il finanziamento pubblico.
Le proposte progettuali, provenienti da tutto il territorio nazionale, devono prevedere azioni, nel contesto dell’ambiente di lavoro e nella relativa organizzazione, incluse nelle seguenti aree di intervento previste dal decreto del Ministro per le pari opportunità e la famiglia, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze 1 dicembre 2021:
- a) supporto all’assunzione del nuovo ruolo genitoriale in un’ottica di armonizzazione della vita privata e lavorativa, e comprese iniziative di sostegno psicologico e fisico;
- b) incentivi economici finalizzati al rientro al lavoro dopo il parto/adozione;
- c) formazione e aggiornamento per l’accompagnamento al rientro al lavoro dopo il parto/adozione.
La domanda di finanziamento deve riguardare un’iniziativa progettuale che deve essere compresa in un range di investimento minimo e massimo e che deve prevedere una quota di compartecipazione alla spesa dell’impresa richiedente di entità variabile e crescente in funzione della crescita della dimensione aziendale, come declinato nel bando stesso. Possono partecipare al presente bando anche le microimprese che sono ammesse a presentare domanda di finanziamento per progetti dal valore di almeno 15.000 euro e con un obbligo di contribuzione alla realizzazione del progetto a carico delle stesse pari (almeno) al 10% del totale dell’importo richiesto. La compartecipazione ai costi del progetto nella misura minima prevista può avvenire anche mettendo a disposizione le risorse umane e/o propri beni e servizi quantificabili nella percentuale suddetta.
La durata delle azioni progettuali è fissata in 24 mesi e ai fini del computo della durata del progetto non sono presi in considerazione la rilevazione dei dati e le attività di studio finalizzati alla redazione del progetto.
Le proposte progettuali devono essere presentate, a pena di irricevibilità, entro le ore 12,00 del 5 settembre 2022, esclusivamente tramite PEC intestata al soggetto proponente o al capofila in caso di soggetti collettivi, all’indirizzo AvvisoRiParto@pec.governo.it .
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